Qualifica: professore
Istituzione/Azienda: Università di Padova
Biografia:
Laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, nel 2010 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Agronomia Ambientale e Produzioni Vegetali presso l’Università di Padova. Attualmente è professore associato in Orticoltura e Floricoltura presso il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali, e Ambiente (DAFNAE) dell’Università di Padova. Le attività di ricerca sono focalizzate sullo studio e miglioramento della qualità degli ortaggi in relazione agli aspetti agronomici ed alla modalità di coltivazione con particolare enfasi su sistemi produttivi di acquaponica e coltivazione di specie orticole. Coautore di oltre 150 contributi scientifici su riviste nazionali e internazionali, di cui 83 su riviste ISI/SCOPUS (1538 citazioni; HI-20) e 6 capitoli in volume; è membro del Consiglio Direttivo della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI) e dell’International Society for Horticultural Science (ISHS).
Sessione di intervento
Circolarità in allevamento
Intervento
Vertical haloponics
Abstract
Mentre la rapida crescita della popolazione mondiale richiede un significativo aumento della produzione alimentare nei prossimi anni, le attuali crisi climatiche, sanitarie e geopolitiche mettono in evidenza le fragilità dei sistemi di produzione alimentare attuali, eccessivamente dipendenti da input esterni e caratterizzati da processi non lineari. Pertanto, appare chiara la necessità di accelerare la transizione verso soluzioni agricole e sistemi alimentari basati sui principi del “Green Deal”, che comprendono la resilienza ecologica, la sostenibilità ambientale, la produzione locale e l’accesso universale ad alimenti sani.
L’acquaponica può offrire filiere alimentari brevi ed ecocompatibili, con un aumento dell’efficienza nell’uso delle risorse, un’elevata sostenibilità ambientale e una maggiore resilienza alimentare. La sostenibilità dei sistemi di acquaponica potrebbe essere ulteriormente migliorata sfruttando risorse idriche non idonee ad altri usi (acque salmastre e salate – aloponica), applicando la tecnologia del vertical farming sia per le specie acquatiche che per quelle vegetali, riducendo l’uso di farina di pesce nei mangimi per acquacoltura e valorizzando i residui del sistema (fanghi) per scopi agronomici.
L’obiettivo generale di VERTICHALPONICS è sviluppare un sistema innovativo di produzione alimentare attraverso un approccio interdisciplinare che integri le scienze animali, la fisiologia vegetale e le scienze orticole, esplorando al contempo le loro interconnessioni con le scienze economiche e ambientali. Il sistema potrebbe favorire l’economia nei settori dell’acquacoltura e dell’agricoltura, operare in diverse aree, fornire mezzi di sussistenza per la crescente popolazione mondiale, stimolare la transizione verso pratiche di produzione alimentare sostenibili e garantire la qualità e la sicurezza della produzione alimentare.