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RELATORI AQUAFARM

Graham Philip

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Relatori AquaFarm

Qualifica: ricercatore

Istituzione/Azienda: IMC (International Marine Centre)

Biografia:
Il Dr. Philip Graham è un biologo con un dottorato in acquacoltura sostenibile conseguito presso l’Università di Stirling (tesi: “Characterisation of Crassostrea gigas (Thunberg, 1793) farming environment, physiological performances and challenges in shallow Mediterranean lagoons.”). Attualmente è ricercatore presso l’IMC (International Marine Centre) vicino a Oristano, in Sardegna.
Si occupa di miglioramento delle tecniche di allevamento di molluschi bivalvi, valutazione di siti idonei per l’acquacoltura, uso di modelli di crescita bioenergetica e GIS e caratterizzazione delle acque e dei sedimenti in aree di allevamento. Negli ultimi anni, ha lavorato a progetti di acquacoltura rigenerativa, con particolare attenzione al ripristino dell’Ostrea edulis.


Intervento
Acquacoltura Rigenerativa e Tutela della Biodiversità: Il progetto del National Biodiversity Future Center nella Laguna di Nora (Sardegna)

Abstract
L’acquacoltura è il settore della produzione alimentare in più rapida crescita a livello globale, con un potenziale significativo per contribuire alla conservazione della biodiversità attraverso approcci rigenerativi. Il progetto del National Biodiversity Future Centre (NBFC) nella Laguna di Nora, in Sardegna, rappresenta un esempio pionieristico di integrazione tra acquacoltura rigenerativa e tutela della biodiversità. L’iniziativa si concentra sul ripristino della popolazione di ostrica piatta europea (Ostrea edulis), una specie chiave riconosciuta come vulnerabile e in declino dall’OSPAR e, secondo un recente studio, riconosciuta come al collasso secondo alcuni criteri della IUCN Red List.

Studi preliminari effettuati nella laguna hanno evidenziato tassi di crescita e di sopravvivenza promettenti per gli esemplari allevati sperimentalmente, mentre una mappatura dettagliata della presenza dell’ostrica piatta e una caratterizzazione ambientale della laguna hanno permesso di individuare aree idonee per la crescita e la riproduzione di O. edulis. Basandosi sulle informazioni raccolte preliminarmente, il progetto è stato sviluppato in diverse fasi, tra le quali la produzione di ostriche in condizioni controllate, il loro rilascio nelle aree individuate e il monitoraggio continuo per valutarne la crescita, la sopravvivenza e l’impatto ecologico.

Questo approccio integra tecniche di acquacoltura rigenerativa e di ripristino ecologico, e potrebbe diventare un esempio pilota replicabile in altre aree del Mediterraneo. I risultati attesi prevedono un aumento della biodiversità locale e dei servizi ecosistemici connessi ai banchi di ostrica, tra i quali aumento della qualità dell’acqua. Tale iniziativa rappresenta un passo concreto verso la coesistenza tra pratiche di acquacoltura sostenibile e la salvaguardia degli ecosistemi marini.

IL PROGRAMMA

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